Il ritorno di Mastella
Tra un’inchiesta giudiziaria e l’altra, tra insulti e strilli, nel postribolo del Parlamento Italiano, riemerge Mastella, che chiatto.. Chiatto, con il suo enorme testone, abbraccia la “ Questione Morale”,si prepara forse al ritorno in politica e punta l’indice contro Di Pietro :il quale sarebbe stato mazziato dal figlio Cristiano che secondo le intercettazioni telefoniche avrebbe segnalato qualche professionista all’ex provveditore alle opere pubbliche in Campania e Molise, Mario Mautone finito ora agli arresti per il caso Global Service. Ma l’impavido Di Pietro non cede: “non ci uniremo alla politica paludata che chiede la riforma delle intercettazioni: noi, sia io che mio figlio, non abbiamo nulla da nascondere!
Nell’ultimo atto del teatrino italiano risuona la voce di Clemente che dichiara:“Se avessi fatto io quel che ha fatto il figlio di Di Pietro? Non oso pensare cosa sarebbe successo. Invece per molto meno mia moglie Sandra è stata arrestata, e io ho dovuto lasciare il ministero della Giustizia, il partito, la carriera politica. Le nostre non raccomandazioni, per altro presuntive, molto presuntive, non sono mai andate a buon fine. Dalle mie parti si direbbe: cornuto e mazziato. Invece quelle di Di Pietro junior erano raccomandazioni reali, vere, e realizzate. E’ difficile, per il provveditore alle opere pubbliche, dire no al figlio del proprio ministro. Ha letto le intercettazioni? Siccome è amico tuo, gli diamo il 10% invece del 7… Eppure il padre è ancora al suo posto, e il figlio pure. Mica voglio l’arresto per Cristiano Di Pietro, per carità. Sono perdonista con tutti. I figli sò piezzi ‘e core. Ma sia chiaro: tutti i figli, non solo i figli di. Siamo davanti a un vero e proprio doppiopesismo giudiziario. Mia moglie, e tanti miei amici, sono stati arrestati forse perché non erano figli di papà…”
Mastella è convinto che ci siano state manine e suggeritori occulti che hanno lavorato contro di lui. “Altro che complotto: mi hanno massacrato per eliminarmi”, ha detto, “seOrmai ne sono pienamente consapevole e faro’ di tutto per dimostrarlo, in qualsiasi sede”. “Basta”, ha poi concluso, “il male che mi e’ stato fatto e’ troppo grande. Nel 2009 si cerchino un altro capro espiatorio”.
“Mors tua vita mea”, ognuno sembra scavallarsi, aggrapparsi al tutto per dimostrare cosa? Di essere più limpido o meno sporco del proprio avversario politico?
In siciliano si dice: “ U chiu pulitu avi a rugnu”!! Ormai non riesco a vedere che buffi omini, goffi, panciuti,che avanzano con l’acqua alla gola, cannibali che si nutrono dell’errore altrui per riemergere un attimo e sprofondare nell’abisso delle nefandezze ..
Stupidi ,ciechi, insulti di una democrazia tanto ricercata e poi depredata dai loro stipendi,tornaconti e peggio ancora dall’ignoranza e dall’insufficienza nel ricoprire i ruoli tanti desiderati sino alla follia.. E come se non bastasse con l’idiozia mista ad autorevolezza continuano a sparare cazzate..
Un attimo di silenzio..
Un attimo di riflessione..
SIAMO IN BALIA DI TUTTI QUESTI NESSUNO…
maria
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