lunedì 30 marzo 2009

Ho ritenuto opportuno riportare il Comunicato di Rifondazione Comunista, perché al di là di una generica superficialità del fatto che ad impatto si potrebbe avere, nulla dell’accaduto risulta di esigua importanza.

Le modalità in cui si è svolta la “retata”,( agenti con volto coperto da operazioni antidroga, perquisizioni a facce contro il muro) richiamano a sé il clima di un paese totalmente mutato sotto i colpi di una nuova “distorsione politica” che minaccia le prime forme di aggregazioni( quali Arci ecc..) di una società avanzata tale da scoraggiare stili di vita e di pensiero discordanti, quasi il voler sopprimere la paura del sorgere di una nuova generazione “indipendente nell’etica” della forma mentis.

Dinnanzi alla testimonianza di molti centri sociali “Arci” colpiti in quasi tutte le zone d’Italia dalle “retate” non sarebbe giusto porsi la domanda : “ Se il tutto fosse oggetto di una politica del Ministero dell’interno?

Non sono in grado di fornire una risposta, porto avanti delle semplici deduzioni, ipotesi , di chi sta ad osservare il mutare dell’andamento del vento,con la certezza di non vivere ogni accaduto con semplice leggerezza.
A voi lascio le vostre supposizioni.
Maria
Comunicato stampa sui fatti del 21 Marzo a Furnari
Sabato 21 Marzo corrente anno, nei locali dell’Arci di Furnari, la festa organizzata dal circolo Ottobre Rosso- Rifondazione Comunista di Barcellona P.G. è stata interrotta alle 12.30 dall’intervento massiccio delle forze dell’ordine che facevano irruzione nei locali dell’Arci, interrompendo musica e momenti di socialità. L’intervento in gran numero dei carabinieri – fuori dai locali erano parcheggiate 5 jeep appartenenti all’Arma – sembrava un vero e proprio blitz, risoltosi in un niente di fatto, in quanto nessuno dei partecipanti, dopo che l’Arma ha preso i nominativi di tutti i presenti in quel momento nel locale, apparteneva a reti terroristiche o cosche mafiose. Il blitz si è risolto, quindi, col risultato di ribadire che alle nostre feste non si fanno riti satanici, massonici, orge o droga party. C’è però da dire che, come partito,come forza politica, paghiamo il pregiudizio di chi crede che i comunisti siano tutti dei drogati, dei poco di buono, e questo lo avvertiamo proprio in questo genere di pressioni. L’unico risultato ottenuto da questo intervento è stato quello del danno d’immagine, verso di noi e verso quei ragazzi che partecipano alle nostre iniziative, facendo credere chissà cosa a chi ci conosce appena o solo superficialmente. Ci deprime pensare che lo scorso sabato sera, mentre quel gran numero di carabinieri era presente a Furnari a chiedere i documenti a dei ragazzini di 14 anni e poco più, intere zone erano scoperte dalla presenza vigile delle forze dell’Ordine. E ci deprime pensare che la parte politica opposta gode di trattamenti diametralmente opposti ai nostri da parte degli stessi. Così come, proprio il sabato sera, non si pensa mai a fare dei “blitz” in discoteche della zona, magari per controllare cosa succede. Come circolo, speriamo soltanto che questo intervento così vistoso non sia per demoralizzare noi, partito Rosso e Controcorrente in una marea nera e conformista, che recentemente ha ribadito l’interesse della mafia barcellonese sull’affare Ponte sullo stretto. Ci auguriamo che lo stesso trattamento riservatoci dall’Arma venga preso anche verso criminali, mafiosi, corrotti e tutta la bella risma che agisce sul nostro territorio. Circolo Ottobre Rosso Rifondazione Comunista
Barcellona Pozzo di GottoBarcellona P.G. 23/03/2009

domenica 29 marzo 2009


Testamento Biologico
Il testamento biologico approvato dal Senato con ddl Calabrò con 150 voti, 123 contrari e 3 astenuti,in attesa di essere vagliato dalla Camera dei Deputati, scandisce gli ultimi atti di una tragedia “ comica” all’italiana che ripercorre la vicenda di Eluana Englaro sorretta dal motto “Mai più casi Eluana”.


Appare evidente come tale circolo vizioso rimarchi una linea governativa che pone in essere una soluzione al problema non affatto laica, ma geneticamente etica, tale da smentire l’affinità dello stesso ddl Calabrò al clima costituzionale.


La domanda da porsi non è : “Cos’è un testamento biologico?”, ma “Qual è la matrice costituente di un testamento biologico?”
Il testamento biologico si nutre della concezione primordiale del significato della parola “testamento “ e “ libertà” e trova la sua forza generatrice e non derogabile nei : “ Diritto alla vita, Diritto alla Salute e i Diritti della Personalità”.
Per ciò che concerne il “significato primordiale” della parola Testamento facendo fede ad un semplice dizionario di lingua italiana si legge:” Atto revocabile con cui taluno dispone di tutto o parte del proprio patrimonio per il tempo successivo alla propria morte (olografo,pubblico)- spirituale un complesso di idee, principi e sentimenti ” . Assodato ciò elemento essenziale del Testamento da un verso è la revocabilità e dall’altro la finalità di rispettare la “voluntas testantis” ovvero le volontà dei testamentari.
In tale ottica, al di là della sfera del diritto , l’emendamento dell’Udc (art 4 ) che prevede la libertà dei medici di non rispettare le ultime volontà, non trova nessuna giustificazione nemmeno davanti alla possibilità di rendere il biotestamento meno “rigido”, poiché viene a mancare il presupposto della “voluntas testantis”!


Superata tale prima riflessione, si ricade nel Diritto alla Vita,anzitempo problema assai delicato era (ancora non risolto ) di stabilire il momento in cui si acquista il Diritto alla vita a cui fa di contrappeso oggi l’ipotesi della eutanasia, ovvero della morte cagionata con il consenso del paziente per motivi di pietà per sottrarlo alla sofferenza di una malattia certamente incurabile.
Secondo il diritto vigente, la pratica dell’eutanasia risulta vietata, ma legittima è la dichiarazione di colui che avendo una capacità legale e naturale di agire rifiuta l’accanimento terapeutico cosicché il non intervento del medico non è solo legittimo ,ma Necessitato.
In aggiunta la presenza di una patologia irreversibile porta nella maggior parte dei casi il paziente ad non essere più in grado di intendere e volere, tale che non possa più rifiutare l’accanimento terapeutico che non si traduce solo nella somministrazione di cure mediche, ma nella alimentazione artificiale, in tal senso non dovuta ad esigenze fisiche e naturali, che si decifrano anch’esse in un accanimento vitale e non in“sostegno vitale” come sottoscritto dal ddl Calabrò che prevede il “divieto allo stop ad alimentazione ed idratazione artificiale”!
Eppure l’essere “artificiale” di un’alimentazione e idratazione esclude in primis il sostegno vitale, ma presuppone lo stato vegetativo che altro non è che “forzatura” accanimento alle condizioni fisiche del paziente , che impediscono all’organismo di sviluppare gli effetti finali di una patologia irreversibile, non rispettando il termine finale del Diritto alla Vita.
Arrivati a tale deduzione dovrebbe entrare in gioco in linea laica il Testamento biologico( smentito dal dll Calabrò) volto a rendere efficace e vincolante le dichiarazioni rese “ preventivamente” dal paziente relativamente alla possibilità di essere assoggettato a trattamenti sanitari tesi a prolungarne la sopravvivenza .


Per consequenzialità logica e in secondo luogo Il testamento biologico fa fede al diritto alla salute e all’art 3,comma 1 della “Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea” a norma del quale : “ Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica”. ( integrità fisica che nella teoria dei limiti potrebbe essere salvaguardata da stato vegetativo e tutto ciò che comporta anche piaghe da decubito).
Il diritto alla salute ,quindi anche il testamento biologico, dovrebbero essere rimessi al “ Principio dell’autodeterminazione”( cosa che non avviene con il dll Calabrò) vale a dire a norma dell’art 32 della Cost: “ Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
Di certo un trattamento sanitario può essere imposto dalla legge non per “Evitare altri casi Eluana Englaro” ciò nel vantaggio del singolo soggetto, ma unicamente per preservare “ L’interesse superiore alla protezione della sanità pubblica
Al di fuori dei casi eccezionali sarebbe dovuto restare in vigore il “principio dell’autodeterminazione” che in caso di patologie irreversibili ,non tanto la singola dichiarazione , sarebbe stato tutelato preventivamente ,se reso dal testamento biologico, cosicché da escludere deroghe del medico.


Infine il tutto viene incorniciato dai Diritti della Personalità, gli stessi diritti inviolabili che la Repubblica riconosce e garantisce all’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali .
Ciò fortifica l’idea giusnaturalistica, secondo cui l’uomo sarebbe portatore di diritti “innati” e presuppone un intervento non costitutivo di tali diritti da parte dell’ordinamento, ma riconoscitivo,che in quanto tali (Ad esempio Diritto alla Salute, Diritto alla Vita) sono “inviolabili" da parte dello Stato, nell’esercizio dei poteri legislativi,esecutivi e giudiziari..
In altri termini la Costituzione tende a creare un limite intangibile,che si traduce nella Libertà nell’ottica del diritto , nei confronti dello Stato,al fine di evitare gli abusi e l’arbitrio dei pubblici poteri.


Intromissione indebita che oggi si palesa nel dll Calabrò mediante l’emendamento del’Udc e il divieto allo stop della alimentazione e idratazione artificiale, che viola i diritti innati dell’uomo,quale quello alla Salute, nella teoria dei limiti della Vita, e lo stesso concetto di Libertà nella sfera del diritto, sottolineando che i diritti inviolabili dell’uomo non sono solo quelli a cui fa riferimento l’art 2 della Cost e da altre norme della stessa, ma anche quelli che in un dato momento storico la coscienza sociale ,ritiene essenziali per la tutela della persona.
Solo in tal senso si può avviare un iter legislativo , che porti ad un testamento biologico in versione laica, volto a tutelare la libertà dell’individuo nella scelta di fare ciò che ritiene opportuno del proprio corpo e vita,sdoganando la sua genesi dall’etica,dalla morale e dal cattolicesimo.

Maria.

domenica 15 marzo 2009



Le donne
8 Marzo :già trascorso..
Nella visuale di blogger, l’ articolo dedicato alla Giornata Nazionale delle Donne ( non festa) doveva comparire in questo blog l’8 Marzo, perfetto nella sua elaborazione, celebrativo della donna e riflessivo sui fatti quotidiani..
Ciò non è accaduto,perché con il rischio di apparire insensibile,sospettosa e così via, stavo a riflettere “ sull’informazione circa le donne”.. sugli stupri ..
Se per i mezzi di comunicazione e la società sbigottita ( non riesco a comprenderne il perché, forse amavano solo nutrirci di illusioni? E la fame a quanto a pare non la si avvertiva!) è un dato oggettivo che ad oggi gli stupri risultino moltiplicati, dall’altra a mio modestissimo parere nulla risulta aumentato in termini vertiginosi, laddove violenze fisiche,psiche,persecuzioni da secoli vengono condotte contro la donna, con ciò non intendo giustificare gli ultimi fatti di cronaca.
Se si sofferma l’attenzione al clima sociale contemporaneo, non vi sono donne tutelate nella violenza subita, ne risoluzioni fondate su criteri imparziali,solo su decreti emergenziali; ne ruoli uomo/donna equiparati al semplice essere Persona,ma solo quote rosa: l’unico aspetto che si riesce a carpire con grande amarezza è una nuova strumentalizzazione con a capo le donne,ad opera del connubio politica/informazione.
Ad esempio analizziamo il reato di “stalking” approvato con il Ddl introducente nel Codice Penale l’articolo 612-bis a norma del quale : “chiunque molesta o minaccia taluno con atti reiterati e idonei a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero a ingenerare un fondato timore per la incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero a costringere lo stesso ad alterare le proprie scelte o abitudini di vita", è evidente che è un reato contro la persona umana,che prevede una pena fino ad un massimo di quattro anni.
Il reato contro la persona va ad imbastire larghi margini di presupposizione diramanti in reati più o meno gravi, in particolare lo “ stalking” non si atteggia solo nella persecuzione e violenza fisica, ma ricopre i molteplici aspetti della vita ledendo la libertà della Donna. È noto che molte di esse sono costrette a mutare luogo di lavoro, circolo di amicizie e nei casi più estremi anche la città natale,versando nella maggior parte dei casi in pessime condizioni economiche.
Pessime condizioni economiche non fronteggiate dal DdL “anti-stalking”, laddove risulta respinto l’emendamento di Barbara Pollastrini, che prevedeva la possibilità di patrocinio gratuito per le vittime di stalking, ad oggi costrette a fronteggiare le spese legali nel caso decidessero di sporgere denuncia. Non si fa in tempo a superare questa prima laguna, che si ricade in vuoto Costituzionale che di certo o almeno si spera il procedimento ordinario legislativo non avrebbe sicuramente tralasciato: “ E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine ECONOMICO E SOCIALE , che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana..” (art 3 comma 2 COSTITUZIONE). In tal senso la decisione di evirare la possibilità di un patrocinio gratuito, è in netta contraddizione con il compito della Repubblica di adempiere al proprio dovere di rimuovere gli ostacoli di ordine Economico e Sociale, in più non solidificando le basi dell’Eguaglianza Sostanziale. Particolari tralasciati di grande importanza,decisamente per gli artefici in futuro la colpa ricadrà nella fretta cattiva consigliera e non sulla loro incompetenza!!!
Inoltre allarmante risulta il vuoto istituzionale, poiché nulla è previsto a livello di misura cautelativa e coercitiva dal momento in cui la donna sporge denuncia alla condanna, periodo di attesa e di lungimirante “ rilassatezza” giuridica nel mezzo del quale la vittima da sola si trova a gestire situazioni assai difficili,che possono sfociare in vere e proprie tragedie.
In ultimo a livello “irrisorio” molti tengono a sottolineare che per il furto con scasso, un reato contro la proprietà e non un reato contro la persona, sono previsti fino a sei anni di reclusione.
In conclusione una legge tappa buchi, totalmente insufficiente per rispondere al problema effettivo.
Al di là di ciò è ovvio che una violenza debba essere denunciata, è ovvio tutelare il proprio interesse alla propria esistenza fisica..
È logico e solidale mettere alla luce “atti così innaturali”!
Ma oggi la luce di tale riflettore appare così viziata: oscura, acceca nuovamente la sua vittima,sopraffatta dagli scopi dei suoi ultimi e non meno animaleschi carnefici : politiche xenofobe, allarmismi spietati che alimentano,nutrono come bestie l’animo insoddisfatto di chi sente sfuggire il futuro dinnanzi alla crisi economica, alla certezza lapalissiana di essere dei semplici precari e i “ pupari” scaltri e privi di soluzioni “distraendoci” ci consegnano dei facili capri espiatori, perché su di essi venga sfogata la rabbia di un’Italia, di uno Stato Italiano, che si contorce , non riesce a proseguire,reo di violare le basi imprescindibili del Patto Sociale: non Tutelando il nostro Diritto alla Sicurezza; del resto sputtanato,degradato ed umiliato dalle Ronde..
Non voglio ricadere in politiche faziose di opposizione( almeno esistesse) ma i nostri Parlamentari, gli uomini che siedono al Governo, imperterriti,incapaci e bigotti, istituiscono fieri Ronde, ma nel paradosso più eccentrico non riescono a comprendere di stare contemporaneamente a proclamare il loro fallimento, chiedendo di autotutelarci: in tal senso la Donna, la violenza sulle donna la tutela della donna in ambiti istituzionali è diventata un paravento per sfuggire alla degenerazione degli aspetti sociali,economici ed etici statuali della società,un drammatico diversivo che forse anzi sicuramente presto verrà sostituito da nuove tematiche..
Ancora una volta le donne non riescono ad essere che ESCLUSE, dai propri intimi voleri da schemi e condizionali sociali che direttamente riescono a governare destini altrui, ricadendo nella evidente consapevolezza che la “ cultura patriarcale dell’essere donna” in tempi moderni si accresce e si nutre delle più disparate incongruenze di una società civile fortemente paradigmatica e colpevole di gestire per doppi fini la sofferenza altrui, non riuscendo a gettare basi solide per superare “ l’etichetta”del essere solo una Donna con una Vagina in mezzo alle gambe!!!
E nel più fallimentare dei copioni in ultimo dietro un sipario, protette dalla luce distorta dei riflettori
rimangono loro:
Bambine,adolescenti,giovani donne,anziane..
Con i loro problemi,con la loro violenza!
Maria!


lunedì 23 febbraio 2009






















Barcellona in preda ai disservizi..
In questo inizio di 2009, non è difficile accennare delle smorfie facciali (mio gesto tipico), come segnale di qualcosa che ancora una volta non rientra nei canoni della “ civiltà avanzata” a Barcellona P.G.!!
Ad oggi le strade appaiono maggiormente dissestate, la politica della bitumazione assai osannata ,sembra anzi va via semplicemente con la pioggia che continua a scendere impetuosa, scoperchiando le “marachelle ” di un’amministrazione che non riesce più a colmare le voragini della propria insufficienza..

Anche l’intento di un miglior aspetto estetico, che un tempo appariva come il loro maggiore interesse e garanzia tra innumerevoli promesse,( quali quella di un centro storico da ripristinare o costituire: la differenza comprendo tra i termini sia enorme, ma non è stata mai fatta chiarezza), che faceva di noi le lori Api intorno al Miele, così “vuoti” e “sciatti” da accontentarsi di una città all’esterno “acconciata” e “stirata” in ogni sua sottile ruga, non viene mantenuto..

Non riesco a capacitarmi dinnanzi a strade con buche enormi, cassonetti rovesciati per terra, tombini che continuano a saltare al primo accenno di pioggia costituendo un grave rischio per gli automobilisti, alle esalazioni ininterrotte che provengono da una rete fognaria che ai tempi dell’Antica Roma senza ombra di dubbio era più efficace,alla sempre minor presenza di vigili urbani che tutelino ( perché no ?) anche i nostri marciapiedi invasi dalle automobili, alle Villette Comunali così inospitali e poco igieniche … e poi ancora..ancora innumerevoli aggiunte che non lasciano spazio alla propria memoria visiva..

Voi riuscite a capacitarvi di tutto ciò? O cercate facilmente di evitare l’ostacolo?..

Le domande che vi rivolgo non sono accuse, ho bisogno delle vostre risposte, ho bisogno che vi diate delle risposte per decretare il fallimento di un’Amministrazione Comunale che continua nella mal gestione ad usurpare la nostra città, a giustificarsi della propria legittimità, in un consenso elettorale che non è più tale!!

L’ultimo esempio è dato da queste foto quel che resta di un tombino, dapprima sigillato dai vigili con il nastro rosso , e poi abbandonato tra le “ cose da ripristinare prossimamente”! Non fate caso agli scaldini, alle cianfrusaglie riposte.. questa è solo la vostra città abbandonata ed ognuno si aiuta come può!
Maria.

martedì 17 febbraio 2009


Cronaca di Barcellona P.G.

Appare evidente il clima di "lieve" respiro che ha scosso le acque della città del Longano.

In primis l'indagine "Pozzo",condotta dai carabinieri del Ros e dal comando provinciale di Messina, che ha messo alle strette i vertici di Cosa Nostra Barcellonese.

Le indagini dei militari hanno documentato le infiltrazioni della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto negli appalti pubblici della fascia tirrenica della provincia, imponendo imprese controllate nei subappalti e nelle forniture di materiali, anche mediante attentati intimidatori
Il gruppo criminale, oltre ad estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori,usura,illecita concorrenza mediante violenza,e trasferimenti fraudolenti di valori ,esercitava come aggiunta il controllo su diversi locali notturni dell'area, funzionale alla gestione del gioco d'azzardo, nonché di attività usurarie nei confronti dei giocatori maggiormente indebitati.

Tutto ciò porto lo stesso Procuratore Capo Guido Lo Forte, ad affermare che :" Cosa Nostra Barcellonese non ha niente nulla da invidiare per struttura, presenza capillare sul territorio e importanza a Cosa Nostra palermitana"


In secondo possiamo ritrovare l'operazione antimafia "Sistema", nell'ambito della quale sono stati arrestati Carmelo Bisognano, 43 anni, boss del clan dei 'Mazzarroti', da poco scarcerato per l'operazione "Vivaio", Carmelo D'Amico, 37 anni, il boss dei 'Barcellonesi', arrestato il mese scorso nell'operazione "Pozzo", e Pietro Nicola Mazzagatti, 48 anni, capo della cosca di Santa Lucia del Mela, da poco condannato in terzo grado nell'operazione "Catering" perché aveva imposto il pizzo al gestore della sala di ricevimento 'Villa Jasmin'.

Gli esiti positivi dell'operazione " Sistema" sono stati raggiunti anche mediante la collaborazione di un imprenditore edile che pagava il pizzo ai boss di Barcellona Pozzo di Gotto, Agrigento e Catania, che ha deciso di collaborare con la Squadra mobile e la Dda di Messina, permettendo agli investigatori di fare luce sui legami tra i boss locali e quelli delle altre province che controllavano imprese e appalti.

L'imprenditore che ha collaborato con le forze dell'ordine ,in relazione agli appalti pubblici di Barcellona P.G.,indicando i boss della famiglia mafiosa di Barcellona PG., inoltre avrebbe rilasciato dichiarazioni allarmanti circa le condizioni nelle quali versano tutti i colleghi costretti a pagare se intendono lavorare in quella parte del territorio messinese.

In tal senso come spiegato dal Procuratore Capo Guido Lo Forte,il perché del nome "Sistema" fornito all'operazione:


"L’operazione si chiama “Sistema” perché è stato svelato un sistema del pizzo al quale nessuno poteva sottrarsi.E’ un sistema identico a quello attuato da Cosa Nostra nelle province di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna. C’è una sintonia perfetta fra la famiglia mafiosa del luogo in cui si svolgono i lavori e la famiglia centrale che partecipa alla divisione degli utili. Il clan locale ha un capo che tiene personalmente i contatti con l’imprenditore, lo avvicina, gli chiede il denaro, gli garantisce la protezione. E nel nostro caso abbiamo scoperto, ad esempio, una sintonia fra la famiglia barcellonese e quella di Agrigento”.

L'appello di Lo Forte è che altri seguano l’esempio di questo imprenditore e si affidino alla magistratura ed alle forze dell’ordine. "Sarebbe estremamente importante”.

lunedì 16 febbraio 2009




Febbre da cavallo
Il peggio sembrava essere passato,l’ultima loro comparsa almeno alla “ nostra vista”,risaliva al 31/12/2008,sta di fatto che stanchi della loro “prigionia” con fare modesto ritornano a galoppare per le vie cittadine, mangiucchiando un po’ di qua e un po’ di là, poco importa poi che si tratti o meno di un cassonetto dell’immondizia!!!
Così eccoli immortalati in pochi scatti il 13/02/09!



In pochi si erano illusi di aver trovato loro padrone così com’era stato riportato in diverse note d’articoli giornalisti ,ad esempio un certo Carmelo De Pasquale ora assassinato : con l’unica beffa di aver risolto un caso d’appartenenza senza che le autorità di competenza si fossero pronunciate su questa triste realtà!!



Ora appaino due le ipotesi o che l’assassinato Carmelo De Pasquale non abbia fatto in tempo a condurli nelle propria stalla ciò implica per conseguenza logica un mancato intervento dell’amministrazione comunale volto a prendere coscienza del problema e almeno tentare di risolverlo , o, seconda ipotesi i cavalli non appartengono all’assassinato Carmelo De Pasquale.



Al di là delle innumerevoli ipotesi, rimane la pura realtà dei fatti non contestabile ,ovvero i cavalli in data 13-02-09 alle ore 12:00 circa si trovavano a percorrere quel pezzo di strada che unisce Nasari a S. Venera attraversando la via Longano, e poi lo stesso giorno salendo nelle vicinanze della grotta di S.Venera tra mezza notte e l’una; a dimostrazione che gli equini sono rimasti per strada quasi 12 ore IN UNA PARTE DELLA città dove il navigatore satellitare delle forze dell’ordine sicuramente non porta risultati di vie e abitazioni … a dimostrazione che le periferie son completamente abbandonate al loro destino ,ormai nella rassegnazione e forse timore di denuncia di una parte della cittadinanza barcellonese.



Ebbene se la presenza delle forze dell’ordine viene meno, ancora una volta la nostra fotocamera era li ad immortalare questo momento di disagio e vergogna per una città come Barcellona.



Speriamo solo che anche con la nostra presa di posizione,si possa dare una scossa non solo alle coscienze cittadine, ma agli amministratori locali,poiché riteniamo vergognoso il fatto che il tutto si debba risolvere in primis con una denuncia della cittadinanza, e poi con l’intervento della forza pubblica, in un processo inverso che fa si che i nostri rappresentanti deleghino a CHi hanno loro delegato,ovvero i CITTADINI, abbandonandoli in difficili realtà, che dovrebbero essere prevenute all’apice da coloro che si vantano ancora di rappresentarci.. ma si sa a “Nessundove” nulla si deve dare per scontato!



Ps: non ci importa niente che il Sindaco una volta cadde da cavallo ed ora ha paura di questi animali, non gli chiediamo mica di andarci a galoppo,ma solo di toglierli dalla strada!!
Nino!!

martedì 10 febbraio 2009


V Anniversario della morte di Attilio Manca



In occasione del V anniversario della morte di Attilio Manca sarà celebrata la Santa Messa nella chiesa dell'Immacolata alle ore 15:30.


Alle ore 16:30 si terrà l'incontro con la cittadinanza presso il teatro dell'oratorio salesiano. Interverranno:

-Beppe Lumia,senatore;


-Felice Lima,magistrato;


-Fabio Repici,legale della famiglia Manca;


-Sonia Alfano,presidente dell'associazione nazionale familiari vittime di mafia;


-Antonino Monteleone,giornalista;


-Gian Mauro Costa,giornalista,coordinerà l'incontro.


il sito dedicato ad Attilio : http://www.attiliomanca.it/urolog .


P.S. se non vi è possibile presenziare all'evento ,la commemorazione dell'11 febbraio si potrà seguire in diretta sui seguenti siti: www.tempostretto.it e www.energiamessinese.it!


Maria!

lunedì 9 febbraio 2009



Eluana Englaro è morta.





Il calvario di Eluana Englaro è cessato, dopo sette giorni all'avvio dello stop della nutrizione, Eluana è spirata.

Non starò qui a commentare le eventuali possibilità di un accanimento politico, troppe voci assordanti.

L'unica cosa che forse possiamo fare è restituire a lei e alla famiglia un SILENZIO rispettoso, da troppo tempo negato da circostanze e situazioni poco etiche, nella speranza che nel suo ultimo atto,il sipario possa scorrere con tranquillità,ora che il teatrino dei Pupi sembra all'apparenza concluso.


Ciao Eluana!!


Maria e il restante Movimento di Unità Barcellonese

domenica 8 febbraio 2009




Punto interrogativo: “ Si discute su Eluana Englaro o su un golpe istituzionale?”

Scusate l’ironia, non ritenetemi un mostro, un essere insensibile ma Mosè cercasi.. si avrei bisogno di dividere le cause concatenate di una vicenda ,producenti conseguenze totalmente diverse , e fare affondare un cinico “ Nano malefico di 4 livello” nelle viscere dell’abisso.
Di cosa e di chi sto a parlare?
Testamento biologico!
Crisi istituzionale Berlusconi/Napolitano!
Intromissione indebita del “Nano malefico di 4 livello ” ovvero il papa Benedetto XVI.

· Per ciò che concerne la prima questione, vale a dire Testamento biologico, i due termini tendono al legittimare,solo in tale direzione , l’intromissione della politica italiana nel caso Englaro. Difatti se da un verso è noto che seppur non testualmente previsto dalla nostra Carta Costituzionale “ il diritto alla vita” è posto a presidio del fondamentale interesse della persona umana alla propria esistenza fisica, dall’altro verso fortemente discussa è il caso dell’Eutanasia,produttiva di due possibilità: “ il consenso dell’interessato dotato di capacità legale e naturale di agire e rifiutare l’accanimento terapeutico ,cosicché l’omessa azione curativa del medico, non è solo legittima ,ma semplicemente necessitata..e la mancanza di un consenso a causa di una patologia irreversibile che in tempi attuali da il via all’accanimento terapeutico.
In tali termini dovrebbe entrare in gioco il Testamento biologico , che riconosca efficacia vincolante alle dichiarazioni rese preventivamente dal paziente sulla volontà di essere o meno soggetto a trattamenti sanitari tesi a prolungarne la vita, sul quale i legislatori presenti e passati non hanno ancora espresso alcun intervento legislativo.
In tale ottica il Decreto legge promosso dal Cdm,( nonché le dichiarazioni insensate dallo stesso idiota di turno ovvero Berlusconi ) non appaiono consone a risolvere un dilemma di notevole rilevanza sia nel panorama giuridico italiano,sia in quello sociale, mancando dei presupposti essenziali come previsto dall’art 77 Costituzione ovvero la straordinarietà,la necessità e l’urgenza del caso considerato, nonché il profilarsi di un reato che tende mediante tale decreto a porsi in una condizione superiore, ma non legittima, ad una sentenza passata in giudicato della Corte di Cassazione che autorizza lo stop alla nutrizione.

· Per ciò che concerne la crisi Berlusconi e Napolitano, di vera e propria crisi istituzionale non si può parlare, poiché il Presidente della Repubblica, forse per la prima volta ha adottato il ruolo di garante del testo costituzionale. Semmai la crisi va ad incorniciarsi nella volontà dell’idiota di turno ovvero Berlusconi nell’andare a modificare la Carta Costituzionale eccessivamente sovietica, e nelle più astute e non etiche mosse politiche si fa gioco non del caso Englaro ma della persona Eluana Englaro, e del “nano malefico di 4 livello”, mostrando una prostrazione tesa al lecchinaggio e sorretta dal motto “Dio sia con noi” o “Dio salvi L’Italia” che è solo strumentale ai suoi interessi. Una visuale eccessivamente squallida che non da atto a nessuna via di redenzione nonostante gli sforzi dell’idiota di turno ovvero Berlusconi.



· Indebita intromissione del “Nano malefico di 4 livello” si ricondurrebbe alla tesi secondo la quale la Costituzione garantisce l’inderogabilità della giurisdizione statale, cioè vale a dire che neppure un Papa può cambiare le sentenze di un Tribunale italiano, giocando a suo favore l’elemento Berlusconi, per vincere un diverso interesse non l’amore per la vita o per Dio, cose passate, ma unicamente riconquistare una credibilità, oggi in piena crisi, dove la vicenda della "riabilitazione" dei vescovi legati a Lefebrve si è rivelata un boomerang, di dimensioni enormi.

Il panorama italiano non ha tradito le consuetudine della politica italiana, ecclesiastica.. il tutto si è consumato nel più classico dei rituali,e cioè non ha stupito nessuno,nel guazzabuglio moderno di una democrazia oltraggiata, la politica, morale, interessi entrano nel grande frullatore mediatico, rilanciando la povertà principalmente culturale di questo nostro paese. Non esiste rimedio per recuperare una politica di governo che non c’è…

E in ultimo da sola resta Eluana ed un padre assassino per il VATICANO.. ed un padre che vuole liberarsi di sua figlia per il BERLUSCA.. così è troppo facile.. troppo!
Maria!

martedì 3 febbraio 2009



La violenza sulle donne.
Violentala, violentale.. nasconditi,giustificati dietro “ l’impulso sessuale irrefrenabile” e quando con gli occhi pieni di terrore lei ti guarderà e ti dirà “ Non sei paragonabile ad un animale, lì la femmina si presta volontariamente”.. picchiala con forza, aliena il suo pensiero e falla sentire sporca..

Sei tu l’uomo no?


E lei..?


.. si dimena, urla, ti strattona, e grida e grida sempre più forte, più forte perché non vuol sentire il tuo sospiro aumentare, la tua voglia crescere su un corpo che non ti appartiene.. sul suo corpo che non le appartiene..e di colpo la mano scivola, si aggrappa alla terra, non si ode respiro.. chiudi gli occhi ..



Cosa fare?



Cosa pensare?



Il dolore ti rende sorda, ti priva di ogni senso di appartenenza e non resta altro che farlo finire…
Non resta altro che Aspettare.. Aspettare l’attimo che il tutto Finisca !

Non so quando mi capita di pensare alla violenza sulle donne, non riesco che a provare rabbia, non riesco a pensare che a ciò che ho scritto… spero che abbiano solo aspettato,spero che non abbiano ascoltato il loro respiro aumentare,la loro voglia crescere,spero che non abbiano provato questa ultima umiliazione.. spero che nella loro alienazione abbiamo solo aspettato..



Non voglio soldati al mio fianco, non voglio misure cautelari amplificate nella xenofobia, non voglio che essere donna sia solo un diritto, per i diritti non si smette di lottare mai,.. non voglio sentirmi debole nel mio essere e giustificarmi per quel che sono: “Una Donna”!! Voglio essere semplicemente una Persona, un essere umano con pari dignità..
Maria.

venerdì 30 gennaio 2009

Barcellona P.G : i rifiuti rimangono per strada!!!



Non è il primo post che dedichiamo all’immondizia, di sicuro è il secondo video: la visuale estetica non tende a mutare.
Il carrozzone delle fittizie promesse, ha mostrato nelle ultime settimane una armatura assai più malconcia di quella prevista.


In seguito al sopralluogo dell’Ato2, Protezione Civile e del Comune di Mazzarà, la discarica di Mazzarà rimarrà chiusa per l’avvio dei lavori di ripristino della strada di accesso alla medesima e del costone che sovrasta l’argine del Torrente Mazzarà, di cui si teme il crollo.

Nel frattempo gli operai della Gesenu non ricevono stipendio dal mese di dicembre.

E come se il tutto non bastasse in fede “alla resistenza operosa” richiesta ai cittadini dal Sindachì, non solo i costi, ma anche le singole bollette continuano ad aumentare, o perché risultano non pagate ma già in verità riscosse,o perché si chiede una sorta di “anticipo” per reagire al problema in corso!!! “Ed io pago,anzi qua tutti paghiamo”!!

La vicenda rappresenta una questione etica,ed una gestione per niente etica, che malamente tende a giustificarsi facendosi scudo su quella parte dei cittadini inadempienti(presenti) e dall’altro lo scarso senso civico nell’impegnarsi nella singola raccolta differenziata.

Mi chiedo di quale raccolta differenziata si parla?.. forse di quella evidenziata unicamente dalle tasse che continuiamo a versare per un servizio che formalmente ci viene reso ma che in sostanza prevede la rimescolatura dei materiali attentamente suddivisi,in quei pochi cassonetti della differenziata..

A quanto pare si prospettano tempi faticosi, dinnanzi ad una emergenza che non sembra diminuire la sua portata, il biasimo di una discarica che poco ci rincuora e che un giorno cesserà di inghiottire i nostri rifiuti…

Al tutto fa da cornice il rischio,già reale non solo di un danno ambientale,ma anche alla salute della cittadinanza,a causa dell’incuria,delle esalazioni poco benefiche all’olfatto, e mediante anche la singola presenza di topi, gatti, cani che contribuiscono ad aumentare il grigiore presente.

È inutile ripetere che direttive europee prevedono un progetto di “ Raccolta differenziata porta a porta” a cui singoli Stati,Regioni,Provincie dovranno conformarsi, in quanto obiettivo del Parlamento Europeo è quello entro il 2015 di incentivare la raccolta differenziata per aumentare di almeno del 50% il riutilizzo e il riciclaggio di alta qualità.
Maria

lunedì 26 gennaio 2009

Appello di Salvatore Borsellino



Riportiamo la lettera di dimissioni del Pubblico Ministero di Salerno Gabriella Nuzzi,che è stata trasferita d'ufficio dal Ministro di Grazia e Giustizia,dopo le indagini della vicenda Salerno/Catanzaro.


“Signor Presidente,
Le comunico, con questa mia, l’irrevocabile decisione di lasciare l’Associazione Nazionale Magistrati.
Il plauso da Lei pubblicamente reso all’ingiustizia subita, per mano politica, da noi Magistrati della Procura della Repubblica di Salerno è per me insopportabilmente oltraggioso.
Oltraggioso per la mia dignità di Persona e di essere Magistrato.
Sono stata, nel generale vile silenzio, pubblicamente ingiuriata; incolpata di ignoranza, negligenza, spregiudicatezza, assenza del senso delle istituzioni; infine, allontanata dalla mia sede e privata delle funzioni inquirenti, così, in un battito di ciglia, sulla base del nulla giuridico e di un processo sommario.
Per bocca sua e dei suoi amici e colleghi, la posizione dell’Associazione era già nota, sin dall’inizio.
Quale la colpa? Avere, contrariamente alla profusa apparenza, doverosamente adottato ed eseguito atti giudiziari legittimi e necessari, tali ritenuti nelle sedi giurisdizionali competenti.
Avere risposto ad istanze di verità e di giustizia. Avere accertato una sconcertante realtà che, però, doveva rimanere occultata.
Né lei, né alcuno dei componenti dell’associazione che oggi degnamente rappresenta ha sentito l’esigenza di capire e spiegare ciò che è davvero accaduto, la gravità e drammaticità di una vicenda che chiama a riflessioni profonde l’intera Magistratura, sul suo passato, su ciò che è, sul suo futuro; e non certo nell’interesse personale del singolo o del suo sponsor associativo, ma in forza di una superiore ragione ideale, che è - o dovrebbe essere - costantemente e perennemente viva nella coscienza di ogni Magistrato: la ricerca della verità.
Più facile far finta di credere alla menzogna: il conflitto, la guerra tra Procure, la isolata follia di “schegge impazzite”.
Il disordine desta scandalo: immediatamente va sedato e severamente punito.
Il popolo saprà che è giusto così.
E il sacrificio di pochi varrà la Ragion di Stato.
L’Associazione non intende entrare nel merito. Chiuso.
Nel dolore di questi giorni, Signor Presidente, il mio pensiero corre alle solenni parole che da Lei (secondo quanto riportato dalla stampa) sarebbero state pubblicamente pronunciate pochi attimi dopo l’esemplare “condanna”: “Il sistema dimostra di avere gli anticorpi”.
Dunque, il sistema, ancora una volta, ha dimostrato di saper funzionare.
Mi chiedo, allora, inquieta, a quale “sistema” Lei faccia riferimento.
Quale il “sistema” di cui si sente così orgogliosamente rappresentante e garante.
Un “sistema” che non è in grado di assicurare l’osservanza minima delle regole del vivere civile, l’applicazione e l’esecuzione delle pene?
Un “sistema” in cui vana è resa anche l’affermazione giurisdizionale dei fondamentali diritti dell’essere umano; ove le istanze dei più deboli sono oppresse e calpestato il dolore di chi ancora piange le vittime di sangue?
Un “sistema” in cui l’impegno e il sacrificio silente dei singoli è schiacciato dal peso di una macchina infernale, dagli ingranaggi vetusti ed ormai irrimediabilmente inceppati?
Un “sistema” asservito agli interessi del potere, nel quale è più conveniente rinchiudere la verità in polverosi cassetti e continuare a costellare la carriera di brillanti successi?
Mi dica, Signor Presidente, quali sarebbero gli anticorpi che esso è in grado di generare? Punizioni esemplari a chi è ligio e coraggioso e impunità a chi palesemente delinque?
E quali i virus?
E mi spieghi, ancora, quale sarebbe “il modello di magistrato adeguato al ruolo costituzionale e alla rilevanza degli interessi coinvolti dall’esercizio della giurisdizione” che l’Associazione intenderebbe promuovere?
Ora, il “sistema” che io vedo non è affatto in grado di saper funzionare.
Al contrario, esso è malato, moribondo, affetto da un cancro incurabile, che lo condurrà inesorabilmente alla morte.
E io non voglio farne parte, perché sono viva e voglio costruire qualcosa di buono per i nostri figli.
Ho giurato fedeltà al solo Ordine Giudiziario e allo Stato della Repubblica Italiana.
La repentina violenza con la quale, in risposta ad un gradimento politico, si è sommariamente decisa la privazione delle funzioni inquirenti e l’allontanamento da inchieste in pieno svolgimento nei confronti di Magistrati che hanno solo adempiuto ai propri doveri, rende, francamente, assai sconcertanti i vostri stanchi e vuoti proclami, ormai recitati solo a voi stessi, come in uno specchio spaccato.
Mentre siete distratti dalla visione di qualche accattivante miraggio, faccio un fischio e vi dico che qui sono in gioco i principi dell’autonomia e dell’indipendenza della Giurisdizione. Non gli orticelli privati.
Non vale mai la pena calpestare e lasciar calpestare la dignità degli esseri umani.
Per quanto mi riguarda, so che saprò adempiere con la stessa forza, onestà e professionalità anche funzioni diverse da quelle che mi sono state ingiustamente strappate, nel rispetto assoluto, come sempre, dei principi costituzionali, primo tra tutti quello per cui la Legge deve essere eguale per deboli e potenti.
So di avere accanto le coscienze forti e pure di chi ancora oggi, nonostante tutto, crede e combatte quotidianamente per l’affermazione della legalità.
Ed è per essa che continuerò sempre ad amare ed onorare profondamente questo lavoro.
Signor Presidente, continui a rappresentare se stesso e questa Associazione.
Io preferisco rappresentarmi da sola”.

Dott.ssa Gabriella NUZZI
Magistrato


Maria

mercoledì 21 gennaio 2009

Le verità nascoste su Attilio Manca 1 parte


le verità nascoste su Attilio Manca 2 parte


Bè non pensiate che il blog stia divenendo un luogo delle rimembranze od altro non è così!!
“L’intervista-video”da noi prodotta si colloca in visuale più elevata,tesa a narrare una consequenzialità storica di fatti reali, protagonisti non solo di vicende altrui,ma data l’importanza e il calibro della “testimonianza” rilasciata,fanno parte del DNA di questa nostra ed “enigmatica” città.


Il perché dell'intervista?
L’idea dell’intervista si nutre in differita delle contraddizioni di Barcellona P.G.,nasce dal silenzio imposto, dalla volontà di superare l’ordine o l’imperativo di non fare emergere la verità sul caso Attilio Manca, o semplicemente di non parlare di Attilio.

Ma la reale motivazione di questa “intervista”, sta anche nella volontà di dar voce alla rabbia di sua madre.
In molti crederete che la rabbia non sia un elemento giustificativo od altro per portare avanti una battaglia o per dar voce ad uno dei tanti volti di Barcellona P.G.
Ma oggi vi dico ,con la massima presunzione, che dalla sua “Rabbia” è nata una delle più grandi virtù ovvero la disubbidienza al più eccelso imbroglio democratico, un frappè di politica,istituzioni deviate, cattiva informazione e Mafia.

Appare logico che in questa distinta Signora si nascondano ulteriori interessi e motivazioni,quali il desiderio di una verità totalmente denudata da veti,ricostruire l’immagine deviata del figlio “Un urologo bravissimo, ed ora solo un drogato”, mi ritornava a ripetere.
Così com’era ed è forte il desiderio che questa sua causa venga sposata da altri,possa parlare attraverso le conoscenze degli altri, attraverso le coscienze degli altri " Perché ormai sono anziana,tra pochi anni non ci sarò più”,mi ritornava a ripetere. “Ogni giorno per me è memoria, ogni giorno mi reco al cimitero,per far visita ad Attilio,perché è giusto così”.

Noi ragazzi del movimento abbiamo raccolto le sue parole, quelle stesse parole ripetute all’infinito e dimenticate o scartate nell’istante dalla paura,dall’ignoranza,dall’ indifferenza della gente, ed oggi sposiamo la sua causa, il suo desiderio, la sua memoria che non può e non deve essere smarrita,in quanto la vicenda di Attilio Manca, nonostante tutte le censure ,è una storia che ci appartiene.
Maria

venerdì 16 gennaio 2009

Cronaca Barcellonese: ucciso Carmelo De Pasquale.

Carmelo De Pasquale,40 anni, è stato ucciso nell'antico quartiere di Nasari , poco prima delle20:15.
L'uomo è stato centrato al volto,si è trattata di morte istantanea.
Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia avvertiti da una chiamata anonima.
Le prime indagini sono state condotte dal Sostituto Procuratore Michele Martorelli, indagini, in seguito vista l'appartenenza della vittima alla cosca mafiosa locale assunte dal Sostituto Procuratore della Dda Giuseppe Verzera.
Le ipotesi del perchè del delitto oscillano tra due distinti moventi ovvero la possibilità di una "pulizia interna" al clan mafioso barcellonese, scaturito forse dal comportamento scomodo di Carmelo De Pasquale, che s'era messo in testa di guadagnare per i fatti propri, cosa non consentita,vista la conseguenza scaturita.
Oppure il primo atto di una mattanza,relativa al maxiprocesso "Mare Nostrum" ancora in corso.
Difatti nel processo di " Mare Nostrum", lo stesso De Pasquale, anzi tempo collegato alla famiglia mafiosa di Carmelo Milone, e poi convolato a nozze nella clan mafioso di Gullotti, sarebbe stato condannato a 30 di carcere per l'omicidio del piccolo Giuseppe Sottile,ucciso per sbaglio nel 1990,al posto del padre.
L'omicidio riflette anche l'esigenza di eliminare i cosi detti "canisciolti" che sono solo fonte di disturbo alla quiete della mafia "silenziosa".

Abbandoniamo toni retorici e formali, insomma a Barcellona si ritorna ad uccidere, si ritorna ad uccidere alle 20:15 di sera..è lo sgomento è maggiore nel momento in cui si pensa che ancora vi è una normale viabilità e il coprifuoco scatta per le 21 circa..
Sicuramente questa è la miglior risposta, perchè effettiva e reale, a chi continua a salvaguardare l'immagine barcellonese da qualsiasi brutta piega, lanciando occhiatacce ai mal pesanti che continuano a ripetere la Mafia esiste, è parte integrante del DNA di questa sfigurata città, non voglio cadere in retoriche varie,qui si uccide, qui si concludono affari nel silenzio, qui i boss danno le loro sentenze e con un botto cadi a terra morto...
e a quanto pare a noi non resta che il coprifuoco..
maria

martedì 13 gennaio 2009


Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!!!!



Scettico disgraziato e malpensante!!!Questo ho pensato di me guardandomi allo specchio, quando ho letto questo articolo di cui riporto delle parti salienti e riassuntive,ritenendo che non mi basterà tutta la vita per scusarmi con tutti i barcellonesi e prima di tutto col il Nostro Primo Cittadino;ritenendomi uno degli artefici e fonte di ogni problema e disagio a Barcellona!!!


Intervista del Sindaco Candeloro Nania rilasciata alla Gazzetta Del Sud in data 7 gennaio 2009.. Il Sindaco chiede ai cittadini una “resistenza operosa” punta l’indice contro una presunta “bestia nera”: ovvero “la sfiducia organizzata”… e non contento afferma:


“Noi rivendichiamo il diritto delle persone per bene, che sono la stragrande maggioranza di questa città, di essere valutati e semmai giudicati per quanto di buono, d’importante fanno. Così come rivendico alla mia gestione del palazzo Longano una costante azione tesa al rispetto della Legalità. Chiediamo semmai che ciascuno faccia il proprio dovere…ma su una cosa non transigiamo: il rigetto della malafede di chi vuole tenere questa città chiusa a chiave con etichette preconfezionate…… una città che non venga raccontata sempre e solo per le ombre passate, ma anche per le cose che si fanno… il dissesto idrogeologico sta alla base di quello che è successo (con riferimento all’11 dicembre) non è un fatto di oggi, richiama responsabilità diffuse che vanno a ritroso nel tempo”.


Tutte queste affermazioni stanno chiaramente colpevolizzando chi con presa di coscienza critica o giudica quello che viene o non viene fatto a Barcellona…
E’ come stare a dire che è per colpa degli scettici che questa città va male!!!
Noi vogliamo tenere chiusa questa città con etichette preconfezionate…
sono solo povere vittime e non poveri incapaci!!! ( è questo il punto).È tutta colpa nostra, non agiscono non fanno quello che normalmente una amministrazione dovrebbe fare e garantire per evitare di essere criticati!!!E proprio una cosa incredibile!!!


Che io ricordi in questi 7-8 anni non hanno mai fatto un mia culpa sugli errori commessi, mai che nessuno si sia fatto carico delle proprie responsabilità…E queste sono le risposte, dopo 8 anni continuano a prenderci per i fondelli (ma credo che forse sono andati pure oltre) scrollandosi di dosso ogni responsabilità.. perché qualsiasi problema si presenti non è colpa loro o comunque qualcuno avrà inevitabilmente colpe maggiori e più grandi!!( a ritroso nel tempo)


Ebbene forse credono di essere buoni amministratori sol perché siedono alla destra del padre?.. non è cosi..Abbiate almeno il coraggio di dichiarare il completo fallimento del vostro operato che ha ridotto Barcellona ad essere un globo archeologico cementificato, che poco sa di una città in ripresa e molto sa di un territorio pieno di rovine inghiottite dal tempo!!!Per questi motivi mi chiedo(spero) :“ Presentare le dimissioni….?? Nooo,verooo…?.
In tal caso vi ringraziamo anticipatamente e magari un giorno vi ricorderemo come coloro che, si hanno sbagliato, ma che comunque, prima di rovinare tutto hanno lasciato l’importante compito di gestire la città a gente più capace e intelligente.

Noi siamo pronti e vogliamo ripartire da zero!!!


NINO


P.S. Intanto fuori piove!!! Speriamo bene!!

Alcuni aspetti di noi...


Alcuni aspetti di noi è un titolo che non sta a significare proprio nulla.. zero..

Non mi chiedete perché l'ho scelto.. la risposta sarebbe un insignificante non lo so..

Non continuate nemmeno a leggerlo.. sarebbe troppo futile nella genesi del suo impegno..

Vi dicevo o forse no?..

Stavo a passeggiare, nelle vie della nostra città.. un'andatura scissa tra il veloce, l'affannata, e la lentezza che ti rode dentro..

Eppure vi dicevo o forse no?..

La gente osservava in silenzio, tutti come in una lenta processione si dimenavano solitari nei pensieri altrui..

Ognuno aveva abbandonato le proprie abitudini,la propria vita sedentaria..

Ciascuno di loro smise di essere un "uno" in se stesso e al di fuori..

Oddio quanto era assordante.. Quanto ti rendeva oscuro e debole, conoscere il pensiero altrui.. conoscersi in ogni singolo aspetto, affare!!!

Era lo strazio che si consumava nei loro occhi,la paura di non aver più barriere, mura, cemento di protezione.. ognuno apparteneva a stesso e all'altro.. e nell'altro si alienava, riemergeva, nella lotta continua di tutelare la propria indifferenza..

...di non provare sgomento,orrore,passione per chi si fosse macchiato di così tante colpe,per loro stessi che avevano fatto finta di non conoscere nulla..

Eppure vi dicevo o forse no?

ognuno apparteneva all'altro e a se stesso, era lo strazio che consumava i loro occhi..


D'un tratto alcuni si dilaniavano, si disperavano.. nell'ipotesi più assurda era come uscire fuori dal proprio corpo,una lotta psico-fisica.. altri urlavano, ridevano impazzati, altri ancora era spossati,impassibili:la più dura delle condanne..


Vi dicevo o forse no?

Stavo a passeggiare,nelle vie delle mia città, osservavo e l'ansia cresceva, il passo era divenuto corsa, io non riuscivo a esser loro..ero solo una narratrice..


Aumentarono i lamenti,.. gli strazi,.. le loro fronti grondavano di sudore.., era come il partorire qualcosa che da sempre gli apparteneva.. lo scalpitare incessante di una nuova vita che con estrema violenza decide di nascere, svuota le tue viscere, si nutre del tuo sangue, e con l'ultimo atto di prepotenza ti dona quei pensieri che da sempre hai cercato di evitare, dona se stessa..



Mi fermai


osservai :


" Mio Dio quanto è difficile essere un uomo nuovo?"..


.. smisi così di correre, di ansimare, e aspettai impazientemente, perché tutto ciò avvenisse..

...ed ora ero io ad appesantirmi, contorcermi nei miei pensieri ,perché finalmente venisse fuori quel nuovo "Io"...bistrattato e ridente, .. l'erosione era avvenuta e con essa la crescita di consapevolezza..


" Non eravamo più soli", e piansi lunghe lacrime...


Vi dicevo o forse no?

( che strano farneticare)

(....il tempo ritornava scorrere..)

Stavo a passeggiare, nelle vie della mia città .. un'andatura scissa tra il veloce, l'affannata, e la lentezza che ti rode dentro..

Un estremo ritardoo..

Nino stava di fronte al bar.. lo raggiunsi .. lo strinsi a me... e recuperai la mia realtà..

Maria..

Ps: non è un attacco alla gente di questa città o altro.. strane fantasie, riflessioni attorniate in un Io che emergeee.. mha cose strane..









mercoledì 7 gennaio 2009


Inchiesta Tsunami
Vi rendo noto ,né da giudice né da magistrato,sul nostro blog di una delle inchieste più importanti, che da un po’ di tempo a questa parte ha generato sgomento, paura e rabbia facendo tremare forse come non mai Barcellona P.G.

Semplicemente per il fatto che la presente“Inchiesta Tsunami” rappresenta l’apoteosi del malaffare dove si intreccia con le deviate istituzioni; un gioco perverso di politica,mafia, massoneria e importanti nomi della magistratura Barcellonese.

Non è di mia competenza condannare o elargire sentenze, non si sa se per tutti i presenti nell’indagine verrà mosso un capo d’accusa o indefinitiva una condanna.

Da quanto riportato agli atti ufficiali l’inchiesta è stata spostata alla Procura della Repubblica di ReggioCalabria, per evitare intralci e conflitti d’interesse.

Quello che intendo fare è presentare alla vostra attenzione atti ufficiali(pubblicati da Repubblica-l’Espresso) per riflettere sulla tacita tranquillità che nell’ultimo 15 anni regnava e regna a Barcellona.
Riporto una parte dell’articolo riguardante l’inchiesta “Tsunami”:
Da l’Unità domenica 5ottobre 2008

“L’informativa dei carabinieri era stata chiamata Tsunami,e faceva una completa radiografia dei rapporti tra gli amministratori esponenti della criminalità organizzata, ma parlava anche di alcune discutibili frequentazioni di magistrati come quelle appunto del Sostituto Procuratore Olindo Canali.

Tra i suoi amici uno in particolare ha suscitato l’interesse dei militari: si chiama Salvatore Rugolo è il figlio di uno dei più importanti Boss mafiosi della zona, ucciso il 20 febbraio del 1987 e cognato riconosciuto della mafia diBarcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Gullotti, all’ergastolo per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano.

Un rapporto mai celato, tanto che i carabinieri-si legge nell’informativa- li incontrano mentre pranzano tranquillamente in una trattoria.

Ma le indagini dei carabinieri chiamano in causa anche un personaggio di altissimo livello. E’ il procuratore generale di Messina, Antonio Franco Cassata.

Nel dossier Tsunami si parla dei suoi ripetuti interventi per stoppare le indagini dell’ arma, paventando il ricorso anche ad un "non specificato commissario".

Ma si parla anche delle sue frequentazioni pericolose. Tutte informazioni che non hanno scalfito la sua figura,tanto da portarlo, nonostante una pesantissima interrogazione parlamentare del senatore Beppe Lumia, al vertice della Procura Generale di Messina.

Tra gli altri fatti annotati dai carabinieri e riportati da Lumia i rapporti di cordiale frequentazione con il boss Gullotti e quelli con Rosario Cattafi entrambi frequentatori ossequiosi dell’associazione Corda Frates, il cui principale animatore era proprio Cassata.

L’informativa Tsunami per quasi tre anni ha fatto avanti e indietro tra la procura di Barcellona e la Dda di Messina fino a quando non è stata trasferita a Reggio Calabria, proprio a causa del coinvolgimento nelle indagini di due magistrati, Canali e Cassata”.

Di seguito tutti i documenti dell'inchiesta Tsunami in formato PDF:
INTRODUZIONE (Il Comune, Le precedenti amministrazioni, Le irregolarita', I personaggi di rilievo)
I FASE (Attivita' investigativa 1°Fase)
II FASE (Attivita' investigativa 2°Fase)
ANALISI INVESTIGATIVA (Analisi investigativa - I Personaggi)


ps:soprattutto la quarta parte riguarda da vicino Barcellona.. nelle altre vi sono riferimenti sparsi ma utili per comprendere la questione!!! buona lettura...

Nino

Per non dimenticare!!!


Sarà ricordato giovedì 8 gennaio (la sera in cui venne a mancare) il giornalista Bebbe Alfano,ucciso dalla mafia 16 anni fa da tre proitteli,mentre era alla guida della sua auto invia Marconi.


  • L'evento senza alcun dubbio voluto fortemente da Sonia Alfano,si svolgerà in diverse fasi della giornata. Ore 09:00 si terrà il dibattito: "Musiche e parole in memoria di Bebbe ALfano" presso l'auditorium dei Salesiani con la partecipazione degli studenti ,ne prenderanno parte diversi volti noti tra i quali ALdo Pecora cordinatore nazionale del movimento antimafia "AmmazateciTUtti"; Alessio Vassallo,attore; Daniele Sansone musicista degli A67,gruppo di Scampia; Chicco Alfano coordinatore regionale del movimento antimafia "AmmazateciTutti".



  • Ore 16:30 presso ex stazione ferroviaria di Bacellona P:G. si terrà il dibattito:"Da Bebbe ALfano ad Adolfo Pamaliana: le istituzioni deviate e Barcellona", moderato da Piero Messina,giornalista. Con la partecipazione di Sonia Alfano presidente dell'Associzione Nazionale Familiari Vittime di Mafia; Gioacchino Genchi,consulente di De Magistris e Questore Aggiunto di Palermo; Carlo Vulpio,giornalista e scrittore; Antonio Ingroia,Magistrato della Procura Della Repubblica di Palermo.

Per iniziativa del Comune di Barcellona P.g. sul luogo del delitto in via Marconi sarà disposta una corona di fiori sulla lapide che ricorda Bebbe ALfano.


Il Movimento di Unità Barcellonese,aderirà all'iniziativa.


Maria(quanto ho scritto su Giuseppe Fava va ad incastonarsi con la figura di Bebbe Alfano.. non amo ripetermi.. )








martedì 6 gennaio 2009



Messaggio N°86
03-01-2009 - 20:53

Quanti altri morti, per sentirvi cittadini di Gaza?

Intervento dell'ex ministro dell'informazione del governo di unità nazionale palestinese
di Mustafa Barghouti Ramallah, 27 dicembre 2008.


E leggerò domani, sui vostri giornali, che a Gaza è finita la tregua. Non era un assedio dunque, ma una forma di pace, quel campo di concentramento falciato dalla fame e dalla sete. E da cosa dipende la differenza tra la pace e la guerra? Dalla ragioneria dei morti? E i bambini consumati dalla malnutrizione, a quale conto si addebitano? Muore di guerra o di pace, chi muore perché manca l'elettricità in sala operatoria? Si chiama pace quando mancano i missili - ma come si chiama, quando manca tutto il resto?E leggerò sui vostri giornali, domani, che tutto questo è solo un attacco preventivo, solo legittimo, inviolabile diritto di autodifesa. La quarta potenza militare al mondo, i suoi muscoli nucleari contro razzi di latta, e cartapesta e disperazione. E mi sarà precisato naturalmente, che no, questo non è un attacco contro i civili - e d'altra parte, ma come potrebbe mai esserlo, se tre uomini che chiacchierano di Palestina, qui all'angolo della strada, sono per le leggi israeliane un nucleo di resistenza, e dunque un gruppo illegale, una forza combattente? - se nei documenti ufficiali siamo marchiati come entità nemica, e senza più il minimo argine etico, il cancro di Israele? Se l'obiettivo è sradicare Hamas - tutto questo rafforza Hamas. Arrivate a bordo dei caccia a esportare la retorica della democrazia, a bordo dei caccia tornate poi a strangolare l'esercizio della democrazia - ma quale altra opzione rimane? Non lasciate che vi esploda addosso improvvisa. Non è il fondamentalismo, a essere bombardato in questo momento, ma tutto quello che qui si oppone al fondamentalismo. Tutto quello che a questa ferocia indistinta non restituisce gratuito un odio uguale e contrario, ma una parola scalza di dialogo, la lucidità di ragionare il coraggio di disertare - non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l'altra Palestina, terza e diversa, mentre schiva missili stretta tra la complicità di Fatah e la miopia di Hamas. Stava per assassinarmi per autodifesa, ho dovuto assassinarlo per autodifesa - la racconteranno così, un giorno i sopravvissuti.E leggerò sui vostri giornali, domani, che è impossibile qualsiasi processo di pace, gli israeliani, purtroppo, non hanno qualcuno con cui parlare. E effettivamente - e ma come potrebbero mai averlo, trincerati dietro otto metri di cemento di Muro? E soprattutto - perché mai dovrebbero averlo, se la Road Map è solo l'ennesima arma di distrazione di massa per l'opinione pubblica internazionale? Quattro pagine in cui a noi per esempio, si chiede di fermare gli attacchi terroristici, e in cambio, si dice, Israele non intraprenderà alcuna azione che possa minare la fiducia tra le parti, come - testuale - gli attacchi contro i civili. Assassinare civili non mina la fiducia, mina il diritto, è un crimine di guerra non una questione di cortesia. E se Annapolis è un processo di pace, mentre l'unica mappa che procede sono qui intanto le terre confiscate, gli ulivi spianati le case demolite, gli insediamenti allargati - perché allora non è processo di pace la proposta saudita? La fine dell'occupazione, in cambio del riconoscimento da parte di tutti gli stati arabi. Possiamo avere se non altro un segno di reazione? Qualcuno, lì, per caso ascolta, dall'altro lato del Muro?Ma sto qui a raccontarvi vento. Perché leggerò solo un rigo domani, sui vostri giornali e solo domani, poi leggerò solo, ancora, l'indifferenza. Ed è solo questo che sento, mentre gli F16 sorvolano la mia solitudine, verso centinaia di danni collaterali che io conosco nome a nome, vita a vita - solo una vertigine di infinito abbandono e smarrimento. Europei, americani e anche gli arabi - perché dove è finita la sovranità egiziana, al varco di Rafah, la morale egiziana, al sigillo di Rafah? - siamo semplicemente soli. Sfilate qui, delegazione dopo delegazione - e parlando, avrebbe detto Garcia Lorca, le parole restano nell'aria, come sugheri sull'acqua. Offrite aiuti umanitari, ma non siamo mendicanti, vogliamo dignità libertà, frontiere aperte, non chiediamo favori, rivendichiamo diritti. E invece arrivate, indignati e partecipi, domandate cosa potete fare per noi. Una scuola? Una clinica forse? Delle borse di studio? E tentiamo ogni volta di convincervi - no, non la generosa solidarietà, insegnava Bobbio, solo la severa giustizia - sanzioni, sanzioni contro Israele. Ma rispondete - e neutrali ogni volta, e dunque partecipi dello squilibrio, partigiani dei vincitori - no, sarebbe antisemita. Ma chi è più antisemita, chi ha viziato Israele passo a passo per sessant'anni, fino a sfigurarlo nel paese più pericoloso al mondo per gli ebrei, o chi lo avverte che un Muro marca un ghetto da entrambi i lati? Rileggere Hannah Arendt è forse antisemita, oggi che siamo noi palestinesi la sua schiuma della terra, è antisemita tornare a illuminare le sue pagine sul potere e la violenza, sull'ultima razza soggetta al colonialismo britannico, che sarebbero stati infine gli inglesi stessi? No, non è antisemitismo, ma l'esatto opposto, sostenere i tanti israeliani che tentano di scampare a una nakbah chiamata sionismo. Perché non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l'altro Israele, terzo e diverso, mentre schiva il pensiero unico stretto tra la complicità della sinistra e la miopia della destra.So quello che leggerò, domani, sui vostri giornali. Ma nessuna autodifesa, nessuna esigenza di sicurezza. Tutto questo si chiama solo apartheid - e genocidio. Perché non importa che le politiche israeliane, tecnicamente, calzino oppure no al millimetro le definizioni delicatamente cesellate dal diritto internazionale, il suo aristocratico formalismo, la sua pretesa oggettività non sono che l'ennesimo collateralismo, qui, che asseconda e moltiplica la forza dei vincitori. La benzina di questi aerei è la vostra neutralità, è il vostro silenzio, il suono di queste esplosioni. Qualcuno si sentì berlinese, davanti a un altro Muro. Quanti altri morti, per sentirvi cittadini di Gaza?
...tratto da PEACEREPORTER.IT


Maria (nn leggete la foto come pura e semplice informzione o gusto di documentare.. forse era solo giusto metterla...)

lunedì 5 gennaio 2009







BUON 2009!!!!




Con questo post, i ragazzi del Movimento di Unità Barcellonese vogliono fare i loro più sentiti auguri a:

TUTTI GLI SFOLLATI DELL’ALLUVIONE CHE SI è ABBATTUTA SU BARCELLONA E DINTORNI L’11 DICEMBRE:

alluvione senza eguali e che forse in parte poteva essere contenuta se negli anni gli amministratori avessero fatto rispettare la pianificazione delle costruzioni,impedendo così l’ostruzione dei viadotti naturali “Saie”, ostruite nei vari quartieri dalle abitazioni costruiteci sopra privando l’acqua del suo normale percorso come se in Sicilia non debba piovere mai, o comese ci fossero costruttori di serie B. e quelli di serie A… A=Amici!




TANTI AUGURI AGLI SFOLLATI DI GALA:


che dopo un’imminente “no-problem i lavori inizieranno subito”- sono in bilico dinnanzi ad un progetto già pronto,
ma in attesa di una tempestiva gara d’appalto per dar via ai lavori di contenimento della vallata. In tal senso si arriverà ad un inizio dei lavori forse dopo le vacanze,si ma di Pasqua; poichè giustamente i lavori dicontenimento della vallata, non possono essere condotti nella stagione delle piogge, a causa della precarietà geologica del terreno il quale comprometterebbe nel mentre degli scavi l’incolumità degli abitanti e quella dei lavoratori. Non si capisce perché questa opera oramai quasi secolare non è stata fatta lo scorso anno sotto periodo estivo… auguriamo un buon 2009 nella speranza che la parola sfollati sia soltanto un lontano ricordo..




E POI TANTI AUGURI A TUTTI GLI AUTOMOBILISTI:


che giornalmente mettono a dura prova: riflessi,ammortizzatori e cervicale…. Tutte queste qualità indispensabili per evitare le voragini nella maggior parte delle strade presenti a Barcellona P.G. anche prima dell’alluvione, qualità che alla fine dell’anno dovrebbero essere premiate magari con un omaggio sulla rigenerazione degli ammortizzatori delle auto, e un week-end alle terme con massaggi ricostituenti….. tanti auguri…




UN AUGURIO SENTITO ANCHE AI CAVALLI:


che oltre ai sottoscritti possano sposare questa causa la protezione animali.. e tanti auguri anche al loro padrone magari con l’anno nuovo deciderà quantomeno di comprare una staccionata.!! Vi informiamo da alcune segnalazioni che oltre S.Venera e la via Longano li potrete trovare se ne avrete la fortuna anche a Centineo e ad Acquaficara…..




UN BUON 2009 A TUTTI GLI OPERAI:


che in questo inizio anno stanno vivendo una situazione delicata, tra licenziamenti- ferie forzate-cassa integrazione … speriamo in una manovra economica da parte del governo precisa, puntuale per affrontare la crisi.. guardando prima di tutti agli operai, pensionati e alle classi più deboli che vogliono vivere e vivere dignitosamente… e che vengano condannati i truffaldini troppo tutelati in quest’ Italia malata che gira alla rovescia….




TANTI AUGURI AI DIVERSAMENTE ABILI FORSE I Più DIMENTICATI DI BARCELLONA:


Non mi capacito come una persona su una carrozzina, possa circolare per le vie della nostra cittadina che, fra una auto, una busta di spazzatura e il completo disinteresse nel predisporre i marciapiedi di Sali e scendi…neanche accompagnati queste persone possono vivere la città!!.. credo che le associazioni di merito abbiamo fatto più volte queste richieste…e se non è stata fatta una denuncia vera e propria, urge farla, nel rispetto delle leggi e nella parità di diritti e doveri di tutti in quanto uomini!!!




Auguroni…..E in particolare tanti auguri e un grazie a tutti i ragazzi che giornalmente ci seguono sul nostro Blog..scusandoci se alle volte non viene aggiornato…veramente grazie… perché è per merito di tutti coloro che credono in un cambiamento reale a Barcellona P.G., sia di tipo politico e sociale, culturale, che continuiamo a scrivere ponendo il nostro impegno sempre affianco al vostro, per costruire insieme chissà magari un giorno una Barcellona leggermente migliore …..
State tranquilli non resteremo solo dietro un monitor, a presto organizzeremo diverse manifestazioni ( nostri SOLDI permettendo)……. E se ci sono proposte verranno accettate con piacere…



grazie, grazie ancora e buon 2009..



e anche buona befana!!



Nino