mercoledì 7 gennaio 2009


Inchiesta Tsunami
Vi rendo noto ,né da giudice né da magistrato,sul nostro blog di una delle inchieste più importanti, che da un po’ di tempo a questa parte ha generato sgomento, paura e rabbia facendo tremare forse come non mai Barcellona P.G.

Semplicemente per il fatto che la presente“Inchiesta Tsunami” rappresenta l’apoteosi del malaffare dove si intreccia con le deviate istituzioni; un gioco perverso di politica,mafia, massoneria e importanti nomi della magistratura Barcellonese.

Non è di mia competenza condannare o elargire sentenze, non si sa se per tutti i presenti nell’indagine verrà mosso un capo d’accusa o indefinitiva una condanna.

Da quanto riportato agli atti ufficiali l’inchiesta è stata spostata alla Procura della Repubblica di ReggioCalabria, per evitare intralci e conflitti d’interesse.

Quello che intendo fare è presentare alla vostra attenzione atti ufficiali(pubblicati da Repubblica-l’Espresso) per riflettere sulla tacita tranquillità che nell’ultimo 15 anni regnava e regna a Barcellona.
Riporto una parte dell’articolo riguardante l’inchiesta “Tsunami”:
Da l’Unità domenica 5ottobre 2008

“L’informativa dei carabinieri era stata chiamata Tsunami,e faceva una completa radiografia dei rapporti tra gli amministratori esponenti della criminalità organizzata, ma parlava anche di alcune discutibili frequentazioni di magistrati come quelle appunto del Sostituto Procuratore Olindo Canali.

Tra i suoi amici uno in particolare ha suscitato l’interesse dei militari: si chiama Salvatore Rugolo è il figlio di uno dei più importanti Boss mafiosi della zona, ucciso il 20 febbraio del 1987 e cognato riconosciuto della mafia diBarcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Gullotti, all’ergastolo per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano.

Un rapporto mai celato, tanto che i carabinieri-si legge nell’informativa- li incontrano mentre pranzano tranquillamente in una trattoria.

Ma le indagini dei carabinieri chiamano in causa anche un personaggio di altissimo livello. E’ il procuratore generale di Messina, Antonio Franco Cassata.

Nel dossier Tsunami si parla dei suoi ripetuti interventi per stoppare le indagini dell’ arma, paventando il ricorso anche ad un "non specificato commissario".

Ma si parla anche delle sue frequentazioni pericolose. Tutte informazioni che non hanno scalfito la sua figura,tanto da portarlo, nonostante una pesantissima interrogazione parlamentare del senatore Beppe Lumia, al vertice della Procura Generale di Messina.

Tra gli altri fatti annotati dai carabinieri e riportati da Lumia i rapporti di cordiale frequentazione con il boss Gullotti e quelli con Rosario Cattafi entrambi frequentatori ossequiosi dell’associazione Corda Frates, il cui principale animatore era proprio Cassata.

L’informativa Tsunami per quasi tre anni ha fatto avanti e indietro tra la procura di Barcellona e la Dda di Messina fino a quando non è stata trasferita a Reggio Calabria, proprio a causa del coinvolgimento nelle indagini di due magistrati, Canali e Cassata”.

Di seguito tutti i documenti dell'inchiesta Tsunami in formato PDF:
INTRODUZIONE (Il Comune, Le precedenti amministrazioni, Le irregolarita', I personaggi di rilievo)
I FASE (Attivita' investigativa 1°Fase)
II FASE (Attivita' investigativa 2°Fase)
ANALISI INVESTIGATIVA (Analisi investigativa - I Personaggi)


ps:soprattutto la quarta parte riguarda da vicino Barcellona.. nelle altre vi sono riferimenti sparsi ma utili per comprendere la questione!!! buona lettura...

Nino

Per non dimenticare!!!


Sarà ricordato giovedì 8 gennaio (la sera in cui venne a mancare) il giornalista Bebbe Alfano,ucciso dalla mafia 16 anni fa da tre proitteli,mentre era alla guida della sua auto invia Marconi.


  • L'evento senza alcun dubbio voluto fortemente da Sonia Alfano,si svolgerà in diverse fasi della giornata. Ore 09:00 si terrà il dibattito: "Musiche e parole in memoria di Bebbe ALfano" presso l'auditorium dei Salesiani con la partecipazione degli studenti ,ne prenderanno parte diversi volti noti tra i quali ALdo Pecora cordinatore nazionale del movimento antimafia "AmmazateciTUtti"; Alessio Vassallo,attore; Daniele Sansone musicista degli A67,gruppo di Scampia; Chicco Alfano coordinatore regionale del movimento antimafia "AmmazateciTutti".



  • Ore 16:30 presso ex stazione ferroviaria di Bacellona P:G. si terrà il dibattito:"Da Bebbe ALfano ad Adolfo Pamaliana: le istituzioni deviate e Barcellona", moderato da Piero Messina,giornalista. Con la partecipazione di Sonia Alfano presidente dell'Associzione Nazionale Familiari Vittime di Mafia; Gioacchino Genchi,consulente di De Magistris e Questore Aggiunto di Palermo; Carlo Vulpio,giornalista e scrittore; Antonio Ingroia,Magistrato della Procura Della Repubblica di Palermo.

Per iniziativa del Comune di Barcellona P.g. sul luogo del delitto in via Marconi sarà disposta una corona di fiori sulla lapide che ricorda Bebbe ALfano.


Il Movimento di Unità Barcellonese,aderirà all'iniziativa.


Maria(quanto ho scritto su Giuseppe Fava va ad incastonarsi con la figura di Bebbe Alfano.. non amo ripetermi.. )








martedì 6 gennaio 2009



Messaggio N°86
03-01-2009 - 20:53

Quanti altri morti, per sentirvi cittadini di Gaza?

Intervento dell'ex ministro dell'informazione del governo di unità nazionale palestinese
di Mustafa Barghouti Ramallah, 27 dicembre 2008.


E leggerò domani, sui vostri giornali, che a Gaza è finita la tregua. Non era un assedio dunque, ma una forma di pace, quel campo di concentramento falciato dalla fame e dalla sete. E da cosa dipende la differenza tra la pace e la guerra? Dalla ragioneria dei morti? E i bambini consumati dalla malnutrizione, a quale conto si addebitano? Muore di guerra o di pace, chi muore perché manca l'elettricità in sala operatoria? Si chiama pace quando mancano i missili - ma come si chiama, quando manca tutto il resto?E leggerò sui vostri giornali, domani, che tutto questo è solo un attacco preventivo, solo legittimo, inviolabile diritto di autodifesa. La quarta potenza militare al mondo, i suoi muscoli nucleari contro razzi di latta, e cartapesta e disperazione. E mi sarà precisato naturalmente, che no, questo non è un attacco contro i civili - e d'altra parte, ma come potrebbe mai esserlo, se tre uomini che chiacchierano di Palestina, qui all'angolo della strada, sono per le leggi israeliane un nucleo di resistenza, e dunque un gruppo illegale, una forza combattente? - se nei documenti ufficiali siamo marchiati come entità nemica, e senza più il minimo argine etico, il cancro di Israele? Se l'obiettivo è sradicare Hamas - tutto questo rafforza Hamas. Arrivate a bordo dei caccia a esportare la retorica della democrazia, a bordo dei caccia tornate poi a strangolare l'esercizio della democrazia - ma quale altra opzione rimane? Non lasciate che vi esploda addosso improvvisa. Non è il fondamentalismo, a essere bombardato in questo momento, ma tutto quello che qui si oppone al fondamentalismo. Tutto quello che a questa ferocia indistinta non restituisce gratuito un odio uguale e contrario, ma una parola scalza di dialogo, la lucidità di ragionare il coraggio di disertare - non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l'altra Palestina, terza e diversa, mentre schiva missili stretta tra la complicità di Fatah e la miopia di Hamas. Stava per assassinarmi per autodifesa, ho dovuto assassinarlo per autodifesa - la racconteranno così, un giorno i sopravvissuti.E leggerò sui vostri giornali, domani, che è impossibile qualsiasi processo di pace, gli israeliani, purtroppo, non hanno qualcuno con cui parlare. E effettivamente - e ma come potrebbero mai averlo, trincerati dietro otto metri di cemento di Muro? E soprattutto - perché mai dovrebbero averlo, se la Road Map è solo l'ennesima arma di distrazione di massa per l'opinione pubblica internazionale? Quattro pagine in cui a noi per esempio, si chiede di fermare gli attacchi terroristici, e in cambio, si dice, Israele non intraprenderà alcuna azione che possa minare la fiducia tra le parti, come - testuale - gli attacchi contro i civili. Assassinare civili non mina la fiducia, mina il diritto, è un crimine di guerra non una questione di cortesia. E se Annapolis è un processo di pace, mentre l'unica mappa che procede sono qui intanto le terre confiscate, gli ulivi spianati le case demolite, gli insediamenti allargati - perché allora non è processo di pace la proposta saudita? La fine dell'occupazione, in cambio del riconoscimento da parte di tutti gli stati arabi. Possiamo avere se non altro un segno di reazione? Qualcuno, lì, per caso ascolta, dall'altro lato del Muro?Ma sto qui a raccontarvi vento. Perché leggerò solo un rigo domani, sui vostri giornali e solo domani, poi leggerò solo, ancora, l'indifferenza. Ed è solo questo che sento, mentre gli F16 sorvolano la mia solitudine, verso centinaia di danni collaterali che io conosco nome a nome, vita a vita - solo una vertigine di infinito abbandono e smarrimento. Europei, americani e anche gli arabi - perché dove è finita la sovranità egiziana, al varco di Rafah, la morale egiziana, al sigillo di Rafah? - siamo semplicemente soli. Sfilate qui, delegazione dopo delegazione - e parlando, avrebbe detto Garcia Lorca, le parole restano nell'aria, come sugheri sull'acqua. Offrite aiuti umanitari, ma non siamo mendicanti, vogliamo dignità libertà, frontiere aperte, non chiediamo favori, rivendichiamo diritti. E invece arrivate, indignati e partecipi, domandate cosa potete fare per noi. Una scuola? Una clinica forse? Delle borse di studio? E tentiamo ogni volta di convincervi - no, non la generosa solidarietà, insegnava Bobbio, solo la severa giustizia - sanzioni, sanzioni contro Israele. Ma rispondete - e neutrali ogni volta, e dunque partecipi dello squilibrio, partigiani dei vincitori - no, sarebbe antisemita. Ma chi è più antisemita, chi ha viziato Israele passo a passo per sessant'anni, fino a sfigurarlo nel paese più pericoloso al mondo per gli ebrei, o chi lo avverte che un Muro marca un ghetto da entrambi i lati? Rileggere Hannah Arendt è forse antisemita, oggi che siamo noi palestinesi la sua schiuma della terra, è antisemita tornare a illuminare le sue pagine sul potere e la violenza, sull'ultima razza soggetta al colonialismo britannico, che sarebbero stati infine gli inglesi stessi? No, non è antisemitismo, ma l'esatto opposto, sostenere i tanti israeliani che tentano di scampare a una nakbah chiamata sionismo. Perché non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l'altro Israele, terzo e diverso, mentre schiva il pensiero unico stretto tra la complicità della sinistra e la miopia della destra.So quello che leggerò, domani, sui vostri giornali. Ma nessuna autodifesa, nessuna esigenza di sicurezza. Tutto questo si chiama solo apartheid - e genocidio. Perché non importa che le politiche israeliane, tecnicamente, calzino oppure no al millimetro le definizioni delicatamente cesellate dal diritto internazionale, il suo aristocratico formalismo, la sua pretesa oggettività non sono che l'ennesimo collateralismo, qui, che asseconda e moltiplica la forza dei vincitori. La benzina di questi aerei è la vostra neutralità, è il vostro silenzio, il suono di queste esplosioni. Qualcuno si sentì berlinese, davanti a un altro Muro. Quanti altri morti, per sentirvi cittadini di Gaza?
...tratto da PEACEREPORTER.IT


Maria (nn leggete la foto come pura e semplice informzione o gusto di documentare.. forse era solo giusto metterla...)

lunedì 5 gennaio 2009







BUON 2009!!!!




Con questo post, i ragazzi del Movimento di Unità Barcellonese vogliono fare i loro più sentiti auguri a:

TUTTI GLI SFOLLATI DELL’ALLUVIONE CHE SI è ABBATTUTA SU BARCELLONA E DINTORNI L’11 DICEMBRE:

alluvione senza eguali e che forse in parte poteva essere contenuta se negli anni gli amministratori avessero fatto rispettare la pianificazione delle costruzioni,impedendo così l’ostruzione dei viadotti naturali “Saie”, ostruite nei vari quartieri dalle abitazioni costruiteci sopra privando l’acqua del suo normale percorso come se in Sicilia non debba piovere mai, o comese ci fossero costruttori di serie B. e quelli di serie A… A=Amici!




TANTI AUGURI AGLI SFOLLATI DI GALA:


che dopo un’imminente “no-problem i lavori inizieranno subito”- sono in bilico dinnanzi ad un progetto già pronto,
ma in attesa di una tempestiva gara d’appalto per dar via ai lavori di contenimento della vallata. In tal senso si arriverà ad un inizio dei lavori forse dopo le vacanze,si ma di Pasqua; poichè giustamente i lavori dicontenimento della vallata, non possono essere condotti nella stagione delle piogge, a causa della precarietà geologica del terreno il quale comprometterebbe nel mentre degli scavi l’incolumità degli abitanti e quella dei lavoratori. Non si capisce perché questa opera oramai quasi secolare non è stata fatta lo scorso anno sotto periodo estivo… auguriamo un buon 2009 nella speranza che la parola sfollati sia soltanto un lontano ricordo..




E POI TANTI AUGURI A TUTTI GLI AUTOMOBILISTI:


che giornalmente mettono a dura prova: riflessi,ammortizzatori e cervicale…. Tutte queste qualità indispensabili per evitare le voragini nella maggior parte delle strade presenti a Barcellona P.G. anche prima dell’alluvione, qualità che alla fine dell’anno dovrebbero essere premiate magari con un omaggio sulla rigenerazione degli ammortizzatori delle auto, e un week-end alle terme con massaggi ricostituenti….. tanti auguri…




UN AUGURIO SENTITO ANCHE AI CAVALLI:


che oltre ai sottoscritti possano sposare questa causa la protezione animali.. e tanti auguri anche al loro padrone magari con l’anno nuovo deciderà quantomeno di comprare una staccionata.!! Vi informiamo da alcune segnalazioni che oltre S.Venera e la via Longano li potrete trovare se ne avrete la fortuna anche a Centineo e ad Acquaficara…..




UN BUON 2009 A TUTTI GLI OPERAI:


che in questo inizio anno stanno vivendo una situazione delicata, tra licenziamenti- ferie forzate-cassa integrazione … speriamo in una manovra economica da parte del governo precisa, puntuale per affrontare la crisi.. guardando prima di tutti agli operai, pensionati e alle classi più deboli che vogliono vivere e vivere dignitosamente… e che vengano condannati i truffaldini troppo tutelati in quest’ Italia malata che gira alla rovescia….




TANTI AUGURI AI DIVERSAMENTE ABILI FORSE I Più DIMENTICATI DI BARCELLONA:


Non mi capacito come una persona su una carrozzina, possa circolare per le vie della nostra cittadina che, fra una auto, una busta di spazzatura e il completo disinteresse nel predisporre i marciapiedi di Sali e scendi…neanche accompagnati queste persone possono vivere la città!!.. credo che le associazioni di merito abbiamo fatto più volte queste richieste…e se non è stata fatta una denuncia vera e propria, urge farla, nel rispetto delle leggi e nella parità di diritti e doveri di tutti in quanto uomini!!!




Auguroni…..E in particolare tanti auguri e un grazie a tutti i ragazzi che giornalmente ci seguono sul nostro Blog..scusandoci se alle volte non viene aggiornato…veramente grazie… perché è per merito di tutti coloro che credono in un cambiamento reale a Barcellona P.G., sia di tipo politico e sociale, culturale, che continuiamo a scrivere ponendo il nostro impegno sempre affianco al vostro, per costruire insieme chissà magari un giorno una Barcellona leggermente migliore …..
State tranquilli non resteremo solo dietro un monitor, a presto organizzeremo diverse manifestazioni ( nostri SOLDI permettendo)……. E se ci sono proposte verranno accettate con piacere…



grazie, grazie ancora e buon 2009..



e anche buona befana!!



Nino



A che serve essere vivi,
se non si ha il coraggio di lottare?


Giuseppe Fava




" Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo. "


I ragazzi del movimento di unità barcellonese, hanno deciso di regalare un spazio del blog, ad un personaggio di gran spicco,figura poliedrica scissa tra giornalismo,teatro,narrativa,saggistica,pittura, ovvero :Giuseppe Fava..


Questo piccolo inserto costituisce le pagine della nostra memoria, che se vorrete apparterrà anche a voi..


Giuseppe Fava venne freddato il 5 Gennaio 1984....

Il lavoro che egli svolse ,allora ,come adesso, racchiudeva la soluzione del più amaro e moderno enigma nel quale cominciava e continua ad emergere il rapporto tra politica,mafia e istituzioni in generale..

Rapporti che con la rivista I Siciliani portò alla luce,dissacrandoli..


Nasce a Palazzolo ad Acreide nel 1925 e nel 1943 si trasferisce a Catania dove si stabilisce definitivamente,laureandosi in Giurisprudenza.


Della sua città scrive:Io - scrive nel libro-inchiesta I Siciliani, pubblicato nell'80 - sono diventato profondamente catanese, i miei figli sono nati e cresciuti a Catania, qui ho i miei pochissimi amici ed i molti nemici, in questa città ho patito tutti i miei dolori di uomo, le ansie, i dubbi, ed anche goduto la mia parte di felicità umana. Io amo questa città con un rapporto sentimentale preciso: quello che può avere un uomo che si è innamorato perdutamente di una puttana, e non può farci niente, è volgare, sporca, traditrice, si concede per denaro a chicchessia, è oscena, menzognera, volgare, prepotente, e però è anche ridente, allegra, violenta, conosce tutti i trucchi e i vizi dell'amore e glieli fa assaporare, poi scappa subito via con un altro; egli dovrebbe prenderla mille volte a calci in faccia, sputarle addosso "al diavolo, zoccola!"


Nel suo lungo tragitto, la rivista I Siciliani, abbracciò il suo fedele modo d'essere,un giornalista che dietro al retrogusto pasoliniano, di una verità abbracciata in senso etimologico e così scellerato per gli interessi altrui, condusse inchieste che scoperchiarono la Catania Bene e i malfattori della stessa...

Non ho mai conosciuto Giuseppe Fava, vista la mia giovane età, ma in lui possiamo ritrovare, la storia ripercorsa da molti,non credo che fossero vinti dall'illusione di poter esprimere facilmente e senza alcuna preoccupazione notizie che fecero tremare in molti, ma si cullarono e con estrema violenza fecero loro la menzogna scottante di chi vende apparentemente la libertà di pensiero e di parola, che lo condusse, li condussero nelle mani dei propri carnefici...

Forse ancora una volta vi perderete in etichette come "Eroe", ma qui non esistono gli eroi.. qui nessuno di loro aveva i super poteri, qui nessuno di loro pensava di non avere paura,qui nessuno di loro pensava di vivere la realtà circostante con estrema tranquillità.. quasi a trattarci come babbei impotenti ed autoproclamarsi difensori della Giustizia..

Erano solo giornalisti,magistrati...sindacalisti.. erano solo uomini, che non persero mai la coscienza di esserlo, e con la più semplice della dignità,quasi come l'innocenza di un bambino ,non smisero mai di esercitare il loro diritto di essere "semplicemente uomini liberi"...la passione,la volontà più grande alla quale si abbandonarono... e che oggi molti hanno deciso di dimenticare in questo regime..
maria