giovedì 27 novembre 2008



Ancora più a sud!
Una volta qualcuno giungendo a Napoli disse testuali parole: “ Napoli la città dei pulcinella e degli Africani”!!
Oggi verrebbe da dire la terra dei pulcinella e dei camorristi..
E della cara nostra Sicilia…?.. Da buon siciliano amante della Sicilia, terra di grandi scrittori, poeti, di un’esplosione di gusti dal punto di vista territoriale, artistico, storico e chi più ne più ne metta… mi verrebbe da dire: Sicilia la terre degli Indifferenti...
Oggi come non mai dopo l’esperienza napoletana dei rifiuti, la Sicilia non riesce a sganciare l’ancora e approdare verso la rotta della raccolta differenziata dei rifiuti e di conseguenza verso la tutela dell’ambiente.
Ebbene si! Mentre in tutta Italia si organizzano convegni in merito alla settimana europea per la riduzione dei Rifiuti( partita il 22 novembre fino al 29 dello stesso mese), a Barcellona i cassonetti indifferenziati proliferano di immondizia di ogni tipo e genere dal semplice sacchetto di liquidi, alle tonnellate di cartoni e imballaggi dei negozi, alle cataste di bucce d’uova deposte dai bar, alla lavatrice che orami inefficiente e a tutto quello che si può trovare affianco ad un cassonetto girando per le vie di Barcellona P.G.
Blocco dovuto allo sciopero giustamente e solidariamente condivisibile degli operai che non ricevono lo stipendio da circa tre mesi. Ma andiamo al nocciolo della discussione!!
Barcellona rientra nei 38 comuni appartenenti al consorzio ATO 2 (ambiti territoriali ottimali), consorzio che sostituisce dal 2005 i comuni nella raccolta e gestione dei rifiuti.

L’obiettivo che ATO 2 si propone è minimizzare l’impatto dei rifiuti sull’ambiente e conseguire un significativo progresso nella raccolta differenziata nell’ambito di azione.

Da più di quattro anni continua la saga dei sberleffi, con slogan come questo e come tanti altri che potrete trovate sul sito dell’Ato2 ME, dove si parla di differenziata carta, vetro, alluminio,liquidi e solidi, ma quello che abbiamo visto in questi quattro anni sono state soltanto promesse da venditori di fumo. Ciò vengo a spiegarmi, al di là dei pochi cassonetti relativi alla raccolta differenziata e nonostante la volontà di quei cittadini legati alla difesa dell’ambiente, gli sforzi risultano vanificati dalla consapevolezza di una mancata filiera di raccolta e quindi detta in termini spiccioli: noi differenziamo e loro indifferentemente raccolgono e portano tutto alla discarica di Mazzarà S. Andrea, che come testimoniato aspetta di risanare un debito di circa 2 milioni di euro, comportando conseguenti aumenti delle bollette e continui conguagli sulle spalle dei cittadini.
Senza andare troppo lontano, senza toccare le nordiche nazioni europee come ad es. la Svezia voglio portare un esempio, un modus vivendi e gestionale ai furbetti: “amministratori pubblici e privati siciliani”.
In Italia c’è un comune che porta avanti con gradissimo successo il progetto “RIFIUTI ZERO”, a Capannori in Provincia di LUCCA comune di 45.000 abitanti che in tre anni è riuscito a raggiungere l’82% di raccolta differenziata porta a porta. Dato rilevante e stravolgente agli occhi di un siciliano più che mai ad un Barcellonese lo stesso comune conta cifre di abitanti non più alte di Capannori.
“RIFIUTI ZERO” funziona così:
3 volte la settimana viene raccolto l’organico- il quale viene mandato in un impianto di compostaggio costruito nella città, autoproducendo “compost” immesso in delle filiere; utilizzato nei più svariati campi ad esempio in agricoltura per la produzione di terriccio o fertilizzante;
1 volta alla settimana la carta e altri materiali indirizzati a degli stabilimenti addetti, i quali pagano questo materiale.( ciò sta significare maggiori incentivi alle casse comunali,senza far piangere il portafoglio dei cittadini)
E poi c’è ancora un 18% materiale non riciclabile che va in discarica.
Questo comune in tre anni ha guadagnato 2milioni e mezzo di euro che ha investito nell’assunzione di personale, nella compravendita di mezzi di trasporto più ecologici e nella conseguente riduzione delle bollette dei cittadini.
Non è un sogno!! Niente inceneritori, niente discariche, niente inquinamento ma come ha affermato Cannet professore all’università St. Lawrence Canton: “ Ci vogliono tre condizioni la responsabilità industriale, ricerca di nuovi materiali sostenibili nella produzione degli imballaggi, Responsabilità della comunità locale ed una buona lidership politica”, tutte cose che mancano alla nostra cara bella Sicilia terra degli Indifferenti.
Per questo il Movimento di Unità Barcellonese, ritiene essenziale soffermarsi sull’argomento, avendo in progetto la volontà di organizzare una manifestazione con esperti di merito, ed avanzare la possibilità di attuare una reale raccolta differenziata rifacendosi all’iniziativa “Rifiuti Zero”.

A. Novelli

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